Un nuovo lavoro, una gara importante.
Sono tante le occasioni della vita che possono farti provare questa emozione spiacevole.
Ma l’ansia è sempre un male?
Come tutte le emozioni cerca di dirti qualcosa e ti spinge ad agire. Ha la funzione di proteggere i tuoi desideri da una situazione che ti sembra minacciosa.
Ad esempio, se percepisci il pericolo di perdere il lavoro che ami cercherai di fare qualcosa perché ciò non accada, magari impegnandoti di più.
Spesso però capita che a farti agitare tanto sia un pericolo minimo o che non sussiste. Infatti, se arrivi spesso in ritardo e passi la maggior parte del tempo a farti gli affari tuoi col cellulare potrebbero essere davvero utili dei cambiamenti nel tuo comportamento.
Se invece, al lavoro sei diligente e ottieni buoni risultati, avere il terrore di essere licenziata/o al primo errore è una paura irrealistica perché la probabilità che ciò accada è vicina allo zero: ti fa solo stare male inutilmente!
Come fare in questi casi?
Alcuni consigli:
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Confrontarti con qualcuno: può aiutarti a capire se stai percependo un pericolo in modo sproporzionato.
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Basati sulle statistiche: a volte potresti avere delle preoccupazioni ipergeneralizzate (è successo a una persona, allora capita a tutti e sicuramente capiterà anche a me).
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Pensa positivo: cerca di vedere i lati positivi della situazione.
E se, nel peggiore dei casi, ti licenziano non è poi così terribile:
Potresti usufruire del sussidio di disoccupazione per qualche mese, approfittare di questo tempo per svolgere un corso professionale e magari trovare un nuovo lavoro migliore del primo!
Libro: “Che ansia!” di Albert Ellis - Edizioni Erickson